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Uscendo di casa, le solite frecce gialle rifatte di fresco ma si, le seguo per qualche chilometro, poi qualcosa mi verrà in mente...

2016 04 23 girovagando

Le salite nel giro di oggi
TempoSalita 
 41':10" Passo della Bocchetta da Voltaggio 1
 35':28" Passo dei Giovi e N. S. della Vittoria da Mignanego 2
 36':04" Passo della Castagnola e Fraconalto da Borgofornari 3
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 23/04/2016
• Distanza 132.49 km
• Tempo 05:47:42
• Dislivello 1912 metri
Pioggia leggera
questa mattina, non tanta da bagnare la terra e rendersi utile per l’orto ma abbastanza da rompere i co****ni e allora ne approfitto per sistemare alcune cose in cortile e in bici si va nel pomeriggio. Veramente, se le cose fossero rimaste come erano programmate, oggi essendo in turno di reperibilità gas, non avrei potuto salire in bici ma un collega mi ha chiesto un cambio con il prossimo sabato e così ho la giornata libera e ne approfitto. Partenza all’una e mezza, senza la più pallida idea di dove andare. Un conto è partire al mattino, programmando un giro lungo  e di obbiettivi in questo caso ce n’erano un sacco ma partire al pomeriggio mi ha lasciato senza idee.

 

Vado, salgo in bici e vado.
Uscendo di casa, le solite frecce gialle rifatte di fresco ma si, le seguo per qualche chilometro, poi qualcosa mi verrà in mente. Sono a Predosa e lascio le frecce alla loro strada, io vado verso la Val Lemme, tranquilla, con il suo corto strappo della cascina Cascinotta e poi San Cristoforo. Discesa verso Gavi e sono sulla strada di Voltaggio, diretto al Passo della Bocchetta. La scorsa domenica a causa del cattivo tempo non avevo osato scendere a Campomorone a vedere le nuvole che scivolano veloci lassù sul passo, sembra brutto anche oggi ma voglio accertarmene di persona e così salgo, con un po’ di vento contrario mi avventuro tra i semafori degli interminabili cantieri che da qualche anno infestano queste strade. Il vento non è forte e quindi anche la velocità di salita ne guadagna e arrivo in cima in 41 minuti, 10 in meno della volta scorsa. In vetta, spunta qualche raggio di sole tra le fitte nuvole bianche come il latte. Foto alla stele con Ghiglione e Coppi per vedere le differenze con la nebbia di domenica scorsa e giù in discesa fino Campomorone e Genova.

È la volta dei Giovi,
ho un leggero dolore ad entrambe le ginocchia e salgo senza forzare. Poi, un ciclista della Uà Cycling Team mi supera salutando cortesemente e allora, tenendomi a circa 10 metri di distanza, alzo il ritmo. Siamo sul falsopiano che prelude alla salita e si tira bene anche col 53. In qualche punto potrei anche raggiungerlo e fare due chiacchiere ma non mi avvicino. Si continua così fino a che la salita prende forma e io devo allentare la presa sul collega, lui ha un altro passo e lo lascio andare. Proseguo fino al valico e poi decido all’ultimo di proseguire in salita sulla strada del Santuario della Vittoria mi serve acqua e lassù sono sicuro di trovarla.

 Castagnola e Fraconalto
Ancora un tratto in discesa, giù verso Savignone e poi Busalla, dove ritrovo le Frecce Gialle, della Corsico Genova Corsico, le seguo ancora e a Borgofornari svolto verso il passo della Castagnola, il primo tratto di strada è un disastro, tra buche e disconnessioni nell’asfalto da fastidio percorrerla anche in salita, poi man mano che si sale, e si arriva sui cantieri, le cose migliorano. Ho sempre le ginocchia doloranti e fatico enormemente ma arrivato al passo svolto ugualmente a sinistra per la larga strada che porta a Fraconalto. 2300 metri la distanza sul cartello indicatore, non è poi tanta ed il dislivello è minimo. Al primo chilometro, ecco un cantiere anche qui. Con la scusa del terzo valico si sta ammodernando tutta la zona tra Bocchetta e Castagnola. Scendo verso la provinciale e un altro cantiere con le sue reti arancio è davanti a me. La strada stretta e ripida è resa ancor più difficile dai tratti in sterrato scendo con un po’ di difficoltà e finalmente arrivo sulla strada per Voltaggio. Altri cantieri dappertutto, escavatrici, mezzi pesanti, rumori di trivelle quasi fino a valle. Voltaggio, la discesa è terminata, uno sguardo al Brisco e all’Alpino, se non avessi male e non fosse così tardi, potrei provare a salire fin lassù ma vado verso casa, un leggero vento nella schiena mi accompagna in questi ultimi chilometri di un giro inventato poco alla volta.
SEMPREINSELLA!