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Il Trio della Pioggia, che incontra il Capitano.

 2016 01 10 cappellette tra le nuvole

Le salite nel giro di oggi
TempoSalita
  Passo del Turchino da Ovada
  Madonna della Guardia da Scarpino
  Passo del Turchino da Voltri

21/08/2011

Un bel giro sotto tutti gli aspetti, bella la strada che conduce al Santuario, bella la compagnia e bello, fin troppo bello il tempo, infatti per il troppo caldo ho preso la "ciucca" ed ho sofferto un po' la strada del ritorno.

Partenza da Casal Cermelli alle 6:35, per arrivare in tempo all'appuntamento a Predosa con gli amici di sempre, Marco e Sara, ciclisti della Polisportiva Roccagrimalda come me, tutti e tre nati a gennaio e quindi del segno zodiacale del capricorno, teste dure, appassionati delle lunghe distanze e delle salite impossibili, soprattutto Marco che le salite la va a cercare con il “lanternino”.

Quella che si percorre oggi è una strada insolita per raggiungere la Madonna della Guardia, la salita classica è quella inserita nel Giro d’Italia del 2007 e che parte da Bolzaneto ma Marco, ci guida per una via alternativa forse un po meno dura ma ugualmente bella, attaccando la salita da Sestri Ponente. Da Predosa raggiungiamo Ovada e poi imbocchiamo la strada del Turchino, si sale chiacchierando, tranquillamente fino a Gnocchetto dove la strada sale un po più decisa ed io e Marco ci lasciamo andare in una sparata a tutta, Sara si attarda sa che la strada è lunga e non vuole buttare via energie.

Tutti assieme raggiungiamo la vetta e passata la galleria incontriamo con grande piacere due amici della polisportiva Prà Palmaro GE, con loro discendiamo il passo e imboccata l’Aurelia attraversiamo Palmaro, Prà, Pegli, Multedo, raggiungendo Sestri Ponente fino alla rotonda di via Albareto, dove svoltando a sinistra per via Siffredi e attraversando Sestri si Imbocca la Via Militare Borzoli, ed inizia la salita.

Qui lasciamo i due amici genovesi e comincia la scalata alla Guardia di Genova. Sono poco più di 12 chilometri, dislivello 713 m, con pendenza media tra il 5 ed il 6 % e punte tra il 13 ed il 15%. Fondo stradale bello, panorama splendido, mozzafiato soprattutto quando alzando lo sguardo verso la Scarpina, la strada si snoda sopra di noi e da l’idea della fatica da compiere per arrivare in vetta. Giunti al bivio per la discarica proseguiamo dritti, la strada spiana, Marco è già sparito dai primi tornati di via Borzoli ed io con Sara proseguiamo la nostra scalata con calma chiacchierando.

La salita riprende con un secco strappo, preludio dell’ascesa finale al Santuario. Finalmente siamo su, Marco ha già steso ad asciugare la maglia ed assieme mangiamo qualcosa, poi si scende per un tratto la stessa strada dell’andata ed al bivio si punta su Lencisa e giù verso San Carlo di Cese, la strada non è delle migliori e si deve fare molta attenzione. In un attimo siamo a nuovamente a Genova Pegli e costeggiando il mare ripercorriamo la stessa strada dell’andata.

Marco ha un po di fretta e sulla strada del turchino affretta il passo, io e Sara la prendiamo con calma, la temperatura supera i 35 °C ed amplifica il disagio e la fatica della scalata al passo del Turchino. Facciamo una sosta alla fontana di Fado e poi raggiunto il passo giù fino ad Ovada e poi casa finalmente.

Ho sofferto nel ritorno, non sopporto le temperature troppo alte ma questa è una strada che rifarò presto salendo da Pegli e San Carlo.