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...ed ecco ancora Sara e Marco ad aspettarmi...

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Le salite nel giro di oggi
TempoSalita 
0:30':00" Crocefieschi da Vobbia 1
0:46':00" Passo dell'Incisa da Valbrevenna 2
1:04':00" Valico di San Fermo da Vobbia 3
1:52':00" Casa del Romano da Cabella Ligure 4
2:18':00" Capanne di Cosola da Traschio 5
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1/06/2008

  • Distanza 189.8 km
  • Tempo 10:30:59
  • Dislivello 3981 metri

Scrivo questo racconto a distanza di anni sulla base dei dati registrati allora sul Polar 710SI e sui lontani ricordi di quel giorno.

È la prima Randonnée
organizzata dal Racing Team La Bici, io prima di questo evento non sapevo nemmeno che esistessero questo tipo di gare con partenza scaglionata alla francese, si parte a gruppi in determinate fasce orarie. Nelle randonnée, viene consegnata la tabella di marcia con le indicazioni del percorso, un cartoncino col proprio numero deve essere timbrato ai punti di controllo dove viene segnata anche l’ora di passaggio, uno dei punti di controllo è segreto per evitare che qualche furbacchione trovi la maniera di tagliare via un tratto di percorso tra un controllo e l’altro. La mancata timbratura di uno solo dei controlli prevede la non classificazione sull’ordine di arrivo e la classifica viene stilata rigorosamente in ordine alfabetico.
Ricordo che quell’anno
ero un po’ in disordine con gli allenamenti, non ricordo cosa fosse successo ma la forma, soprattutto il giorno della rando non era delle migliori. Allora correvo per la Polisportiva Roccagrimalda, assieme a Sara e Marco e si era deciso di partecipare tutti e tre assieme, e senza troppa convinzione ci eravamo iscritti al percorso da 200 km, ma fermamente convinti che se qualcosa fosse andato storto, si poteva ripiegare anche su uno dei percorsi da 70 o 100 km. Le donne che scelgono il lungo, non pagano ll’iscrizione. La prova , solamente per il percorso da 200 km , fa parte della challenge CICLO-FACHIRO 2008 ed il tempo massimo per portare a termine il percorso è di 13 ore e mezza.
Partiamo nella fascia dalle 7:00 alle 7:14, tranquilli, del nostro passo, chiacchierando e quasi senza accorgercene, lasciamo la valle Scrivia e percorsa la val Vobbia  si arriva al bivio  dove c’è la prima divisione tra i percorsi. Il corto a sinistra ad affrontare immediatamente il Passo di san Fermo, medio e lungo a destra ad affrontare la leggera salita a Crocefieschi.

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Si sale,
e mi accorgo che qualcosa non va da subito, avviso i miei compagni che salirò del mio passo e che non hanno l’obbligo di aspettarmi in cima alla salita. Sara e Marco scompaiono dietro alla prima curva e io in affanno salgo come posso, sperando di riuscire a portare a termine almeno il percorso medio, quello lungo l’ho già cancellato dalla mente. Sono in cima e Marco e Sara sono li ad aspettarmi, vedendoli, prendo coraggio, e si prosegue assieme verso Sorrivi a Nenno c’è il punto di controllo, quello segreto timbriamo il pass tra le 8:39 e le 8:40 e si discende in Valbrevenna.  Costeggiamo il torrente che la nomina fino a Molino Vecchio dove inizia la temibile salita al passo dell’Incisa, l’ordine come per la precedente è: “Ognuno salga del proprio passo”. Marco sparisce quasi subito dalla vista, Sara mi accompagna per un po’ e poi rimango solo, oggi proprio non gira bene, sto pensando di abbandonare, ma almeno fino a Vobbia ci devo arrivare e prima devo scollinare l’Incisa.
In cima ci arrivo
ed ecco ancora Sara e Marco ad aspettarmi, si discende ed a Vobbia si svolta a destra verso il passo di San Fermo. Un po’ di forza è tornata e la spreco tutta cercando di tenere le ruote di un gruppetto che  mi ha appena superato. Appena comincia la salita sono costretto a lasciare e la storia si ripete, Marco avanti, poi Sara e poi io che arranco e li vedo sparire dietro alla curva.

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Raschio il barile
e con moltissima fatica arrivo a San Fermo, mi butto in discesa cercando di recuperare  e prendendo anche qualche rischio in curva. A Dova Superiore, c’è il punto di controllo e quello di ristoro, metto il timbro alle ore 11:00, Sara lo ha fatto alle 10:57 e Marco alle 10:50. Tanti ciclisti fermi a rifornirsi, lo faccio anch’io e si riparte sulla discesa verso la val Borbera. Io sono sollevato, penso di chiudere la corsa e al bivio per il lungo, anche Marco è indeciso, sul da farsi, ma decidiamo comunque di salire alla Casa del Romano, nel caso si mettesse male, possiamo sempre tornare verso Cabella L.re abbandonando la corsa.

Via ancora a destra
e si sale e ancora e questa volta si va su assieme, e chiacchierando non ricordo più di cosa, ecco che incontriamo Gabriele Brunetti, uno degli autori di “Liguria 1 Il Levante” e “Liguria 2 Il Ponente” dove vengono descritte le principali salite liguri. Brunetti lo avevo già incontrato in territorio ligure lo scorso anno e mi aveva messo al corrente della pubblicazione dei suoi lavori, libri che poi ho acquistato e che mi hanno dato lo spunto per tanti bei giri in bicicletta nonché l’idea di cerare il sito di Un Randagio in Bici. Si chiacchiera e arriviamo in cima alle Capanne di Carrega e alla casa del Romano ci fermiamo per un caffè. Io decido per un gelato ed un birra e mentre ci riposiamo si discute se proseguire oppure tornare indietro. 92 km all’attivo, quattro salite già fatte, 2741 metri di dislivello superati, mancano ancora 97 km e la scalata a Capanne di Cosola all’arrivo.

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Tentenniamo,
io e Marco ma è Sara che prende la decisione.
-    Sono arrivata fino a qui e io, non torno indietro.
Si scende assieme a Brunetti, il dado è tratto, il punto di non ritorno è superato d’ora in poi si può solo proseguire, tornare indietro e impossibile. La discesa ci porta dritti a Cassingheno e poi, in val Trebbia si svolta a sinistra sul falsopiano sempre ventoso che ci avvicina a quella che secondo Gabriele è la salita più lunga della zona ma essendo in Emilia Romagna non è compresa nei suoi libri.
Capanne di Cosola da Traschio,
è lunga 23.2 km con un dislivello di 1113 metri alla pendenza media del 4.8% e punte del 12.5% in prossimità di Vesimo. Non è una salita per tutti, soprattutto oggi non la è per me. Lasciamo la valle del Trebbia per la val Boreca e rimango con i miei compagni per il tratto iniziale dove la pendenza è ancora abbordabile a tutti, poi li lascio andare uno ad uno, inutile cercare di rimanergli appresso, finirei col piantarmi definitivamente. È la testa a mantenermi in sella, le gambe devono essere rimaste su alla Casa del Romano o almeno così pare a me, ma una pedalata dietro all’altra, e con la forza della disperazione, riesco ad arrivare ai 1496 metri di Capanne di Cosola, dove timbro alle 17:08. Vedo dalle tabelle che Marco, Sara e Gabriele erano passati rispettivamente alle: 16.29, 16.43 e 16.50. Non riesco più a mandar giù nulla, lo stomaco è bloccato, ma ora ho davanti la lunga discesa fino a Cabella e poi la Val Borbera con i suoi dolci su e giù.
Quando arrivo
ad Arquata Scrivia, sono le 18:38, il Brunetti è arrivato 10 minuti prima di me, Sara e Marco il timbro lo hanno messo assieme alle 17:58.
Ecco i passaggi rilevati dal sito: Ordine di arrivo 1^ randonnée di Arquata 200 km

COGNOME E NOME TEAM PARTENZA NENNO DOVA SUP. CAPANNE COSOLA ARRIVO TEMPO
174 Ferrarese Marco POL. Roccagrimalda 7.00 8.39 10.50 16.29 17.58 10.58
79 Gandini Sara POL. Roccagrimalda 7.00 8.40 10.57 16.43 17.58 10.58
25 Brunetti Gabriele CSI Forli' 7.00 8.30 10.57 16.50 18.28 11.28
89 Grattarola Lorenzo POL. Roccagrimalda 7.00 8.40 11.00 17.08 18.38 11.38