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...Tre paesi una salita Cravazzana, Feisoglio, Niella Belbo Con l’inizio della SP31, proprio dove c’è il Bar...

2014 11 02 la bici come la langa

02/11/2014

  •     Distanza 195.25 km
  •     Tempo 07:50:54
  •     Dislivello 2111 metri

Si, non c’è dubbio che la bici crei dipendenza, forse anche la Langa o meglio l’Alta Langa, altrimenti, non sarei qui a scrivere del giro di oggi. Per quanto riguarda l’imbarazzo, non riesco a capire cosa volessero comunicare gli autori Michelangelo ALOIA e Simone PUGNI, titolando la loro opera, creata, presuppongo in onore del Giro d’Italia 2014. Io la interpreto in questo modo, quando sei in Alta Langa, l’imbarazzo è scegliere quale strada percorre, l’imbarazzo tra tante strade bellissime, l’imbarazzo di correre per chilometri a quote superiori agli ottocento metri sul livello del mare, pensando di essere in pianura. Questo è stato per me, oggi, il vero imbarazzo. Sul fatto della dipendenza, sono perfettamente d’accordo con gli autori.

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Una stupenda giornata

Se non ci fosse stata la nebbia, il giro, lo avrei fatto ieri. A me piace il sole e speravo in un miracolo per oggi ed il poco vento da Sud ha impedito che la nebbia si creasse in questa fredda ed umida pianura. E allora via si parte, dopo una buona colazione e la scorta di viveri, parto, deciso a fare ancora un lungo, che in autunno è cosa veramente rara da realizzare. 10 e 16 minuti, sempre in ritardo come al solito. Data la giornata stupenda, avrei potuto partire anche un’ora prima ma sono un tiratardi e allora….

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Avvicinamento alla Langa

Ho scelto la via più breve per andare nel cuneese, passando per Castellazzo B.da, attraversando la provincia di Asti con Nizza M.to e Canelli. La SS592 per intenderci e quando uscendo da Canelli, nell’avvicinamento a Santo Stefano B.bo, dietro una curva, compare l’enorme tabellone con la scritta, “Siete in Provincia di Cuneo”, non so’ il perché ma sento sempre una forte emozione, sono a soli 40 km da casa ma già nella provincia di Cuneo. Tra poco la strada inizierà a salire tranquilla e tra poco sarò nelle Langhe cuneesi. Fino ad ora a parte lo strappo di Bazzana, la strada è stata quasi sempre piatta. Poco prima di arrivare a Cossano B.bo, qualcosa si muove, il falsopiano positivo all’1% avvicina al bivio per Castino e proseguendo dritti verso la SP31, inizia la blanda salita che porta a Cravazzana.

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Tre paesi una salita Cravazzana, Feisoglio, Niella Belbo2 Marzo 2024

Con l’inizio della SP31, proprio dove c’è il Bar Osteria del Ponte, comincia la salita, che passando per Cravazzana e Feisoglio, arriva a Niella Belbo. Quasi 16 km al 3% medio, 9 in salita con 495 metri di dislivello, 1300 metri di discesa ed il resto in piano, l’Alta Langa comincia. La salita è facile, la giornata abbastanza chiara e limpida per vedere, mano a mano che salgo le langhe confinanti. Sono nel regno della Nocciola Piemonte, le piantagioni sono praticamente dappertutto e si sente un forte odore di fertilizzante, da quasi fastidio. Uno ad uno raggiungo tutti e tre i paesi ad ogni rotonda che incontro, incisa a caratteri cubitali su una lastra di rame, la scritta “Alta Langa”, scatto qualche foto con la mia macchinetta che a quanto pare ha ripreso a funzionare.

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Bossolasco 2 Marzo 2024

Superata Niella, percorro una bella e tecnica discesa, 11 curve e 4 km in tutto. Al bivio con la SP339, svolta secca a sinistra e su ancora per circa tre km, dopo un picco iniziale del 9%, la salita si assesta al 6% che manterrà fino a Bossolasco. E’ qui, che ho fotografato il monumento con le due bici che da il titolo al racconto. Qui, secondo il piano del giro, avrei dovuto scendere verso Bonvicino, per poi risalire i quattro km di strada che mi avrebbero riportato sulla Langa ma come al solito, ho sbagliato strada, proseguendo direttamente per Murazzano, l’euforia di essere a 800 metri sul mare e trovarmi di fronte una strada quasi in pianura mi ha ingannato, peccato sarebbero stati quelli che mancavano ad arrivare ai 200 km complessivi.

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Finalmente è Langa

Non è proprio pianura, intendiamoci, la strada sale e scende in continuazione, infiniti mangia e bevi alternati da lunghi tratti pianeggianti allo 0%. Sono più di tredici i km percorsi tra i 720 e gli 800 metri di altitudine, la veduta sulle valli e le langhe confinanti, mozza il fiato. Da quassù, posso vedere la Langa precedentemente percorsa ed i paesi attraversati ma sta’ salendo una leggera foschia che offusca quello che con condizioni di luce migliori sarebbe stato un magnifico paesaggio. Proseguo la corsa in direzione di Montezemolo lasciandomi Murazzano alla sinistra, senza entrarvi, supero il bivio per Ceva mi piacerebbe farci un salto e tornare da Millesimo e Cairo Montenotte ma oggi, viste le poche ore di luce a disposizione non mi pare il caso. Proseguo sulla SP53 alla rotonda con la SP103, svolto a sinistra, un tratto di discesa e poi il dente al di la del quale, 10 curve, quasi tutte all’ombra, viscide, umide, scivolose mi portano alla bella cittadina di Monesiglio piantata nel bel mezzo tra la Valle Uzzone e la Val Bormida. Non è finita, sarebbe troppo semplice imboccare la valle del Bormida e andare a casa, no, non sono soddisfatto.

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La salita a Prunetto2 Marzo 2024

Lascio Monesiglio alle spalle, passando sotto le mura del castello, dopo qualche centinaia di metri svolto a destra sulla SP53. Inizia la salita a Prunetto. 5.7 km, media del 5%, con un dislivello di 348 metri, strada larga, con un buon fondo. Forse è la salita più dura del giorno o forse, è solo una mia impressione dopo avere pedalato in langa. Ho superato da poco i 100 chilometri e 1300 metri di dislivello, salgo con un 39x26, le prime rampe all’8 %, man mano che salgo, la pendenza scende di poco e posso mettere giù un paio di denti. Con il 21 salgo fino all’imbocco del paese dove devo tornare al rapporto più agile per superare la rampa che termina la salita. In paese c’è festa, poche persone, qualche bancarella, proseguo, sono nuovamente al di sopra dei 700 metri, è nuovamente Alta Langa, solo per un paio di chilometri, anche se la foschia si sta’ impadronendo delle colline circostanti, il panorama è ancora molto bello. Devo tornarci nella bella stagione da queste parti.

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L’ultima discesa ed il rientro

Salendo Prunetto ho evitato parte della valle del Bormida, guardando dall’alto Gorzegno e Torre Bormida, piantate la in fondo alla valle. L’ultima discesa del giorno mi porta direttamente a Cortemilia, ancora una settantina di km mi separano da Casal Cermelli. Un vento leggero quasi alle spalle, aiuta la mia pedalata ma la strada è un continuo su e giù. Vesime, Cessole, Bubbio sosta per l’acqua e mangiare ancora qualcosa, una telefonata a casa per dire che rientrerò al massimo in un paio d’ore. Riparto, verso Monbastero B.da, poi è la volta di Bistagno e Terzo. Sono ad Acqui Terme mancano ancora una trentina di chilometri, il vento che nell’ultimo tratto di strada ho avuto quasi di lato, torna alle spalle e via verso Strevi, Rivalta, Sezzadio e la scorciatoia di Fontanasse. Sono a Casal Cermelli, ho ancora il tempo per una visita al cimitero, oggi è il 2 di novembre, oggi è il Giorno dei Morti.

195 chilometri in totale, 41 in salita, 2100 metri di dislivello, tanti su e giù, tanta Alta Langa.