Giornata climaticamente stupenda, tanto che il giro pensavo di intitolarlo “Blue Sky”, proprio per il blu intenso che aveva il cielo, oggi, poi strada facendo è successo un guaio. Ho perso il fissaggio della pedivella. Si, roba da non credere, dopo l’ultima salita ho cominciato a sentire un fastidioso movimento al pedale sinistro, ho pensato subito alla tacchetta della scarpa consumata, ma la cosa dopo un po’ si è amplificata e più o meno all’altezza del castello di Redabue, mi sono fermato per controllare, ed ho constatato che la pedivella non avendo più il fermo di bloccaggio si muoveva in maniera anomala.
Fine del giro, volevo 100 km anche oggi ma ho forzatamente deciso di tornare a casa subito, e per la via più breve, peccato. Come da un po’ di tempo a questa parte, i miei giri ricalcano all’andata la strada del ritorno del precedente giro, è un modo per rimediare alla mancanza di idee che ultimamente mi affligge. In questo modo, parto sulla stessa stradache ho fatto il giro prima e poi ad una distanza che può variare dai 30 ai 40 km, torno indietro per una nuova strada inventandola passo, passo. Funziona e mi diverto.
Oggi dopo Mombaruzzo, Casalotto, Gianola e Casteboglione, ho fatto il capolinea a Rocchetta Palafea, la discesa verso Calamandrana, anche se corta, mi ha fatto sentire freddo, in frazione Quartino mi sono fermato ed ho fatto la conoscenza di un bell’asinello, contornato da galletti e galline, ad Oviglio secondo i piani dovevo proseguire verso Casalbagliano ma col guaio che ho avuto… E ora ho anche un leggero crampo alla gamba destra, l’unica che spingeva negli ultimi 17 km. SEMPREINSELLA, anche con una sola pedivella.
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