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non forzo ma sento che le gambe rispondono su questa piccola strada di regione Valdecerro tutta su e giù e in leggera ascesa.
immagine altimetrica
Le salite nel giro di oggi
TempoSalita 
00:22:22 Abbazia - Reg Collina - Valdecerro 1
00:12:08 Vaglio da Incisa Scapaccino (Valdivaglio) 2
00:19:54 Reg Moncravello - Reg Sant'Antonio 3
00:02:18 Strappo di Bazzana da Nizza M.to 4
00:16:00 Mombaruzzo da Zoppi Scoviglio 5
00:18:51 Boschi di Mantovana da Sezzadio 6
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 15/03/2021
• Distanza 109.24 km
• Tempo 4:41:05
• Dislivello 1008 metri
• Bici Blue Sky


Ancora un giro sulla Colnago,
ormai ci ho preso la mano e penso che la porterò con me fino alla fine di marzo, tribolo un po’ in salita visto che il rapporto più agile è un 39x26, compenso con le pedivelle da 175 mm, ma nei tratti molto duri e per fortuna corti, la fatica è tanta.
Non ho più cinquant’anni.

 

Stradine,
per il giro di oggi ho cercato di restare fuori per quanto possibile dalle strade di traffico, anche se non sempre è stato possibile.
Giornata stupenda, sole e visibilità quasi illimitata, previsioni del vento: debole da SW che dovrebbe cambiare, rinforzando un poco dal quadrante di WSWnotizoa che non lo prendo come oro colato, do uno sguardo alla bandiera Italiana sul tetto del mio vicino, è quasi immobile.
Parto e decido per Oviglio ma voglio evitare il primo tratto della SP245 Oviglio-Isola d’Asti, ormai ridotta ai minimi termini, quindi passo per Cantalupo, Villa del Foro ed ecco Oviglio. Appena posso devio salendo verso Abbazia di Masio, ripercorrendo il tratto dove un mese fa proprio in sella alla Colnago, ne avevo sbrindellato il cambio.

Questa mattina sto bene,
non forzo ma sento che le gambe rispondono su questa piccola strada di regione Valdecerro tutta su e giù e in leggera ascesa. Ecco Incisa Scapaccino la, sulle anse del Belbo, prendo la corta discesa quasi senza frenare, attraverso i due ponti e dopo il paese, proseguo in Valdivaglio. Salgo con una certa fatica verso Vaglio Serra, non lo raggiungo, svoltando poco prima in direzione di Noche ed ecco l’asinello arruffato della foto.
Se ne sta coricato all’ombra, mentre gli altri suoi simili stanno al sole sulle quattro zampe alla mangiatoia, non da l’idea di essere in buona salute tutto arruffato com’è ma forse è soltanto pigro.
Via Braglia, via Nizza, via San Giorgio, via Momparone, strette ed avvincenti, con tratti anche duri in salita e la vista spettacolare su parte dell’arco Alpino bianco di neve.

E sono a Castelnuovo Calcea,
evito di proposito la grande panchina viola e scendo procedendo per poche centinaia di metri sulla provinciale, puntando su Moasca.
A questo punto avrei dovuto compiere un largo giro e passando per Boglietto, Castagole Lanze, salire a Valdivilla e scendere a Santo Stefano Belbo ma la paura di sforare i fatidici 30 km, distanza che secondo il DPCM, non deve essere superata dal confine del comune di partenza, ecco che devio per la scorciatoia del Brichetto (KOM di Francesco C. 4’:42”) io con le gambe inchiodate dal 39 ci metto 7’:40”, ad un certo punto salivo talmente piano che si è fermato il tachimetro.
Va beh lasciamo perdere, però Stradina fantastica.
Scendo a Canelli e via verso casa.
Via vecchia per Nizza, strada alla quale non rinuncio mai, e dopo lo strappo di Bazzana ecco un’altra ripida e stretta stradina, la Zoppi Scoviglio, corta ma che lascia il segno e sono al paese degli amaretti, Mombaruzzo, da qui San Rocco, Gamalero e Sezzadio.
Due conti veloci mi dicono che 100 km oggi non ci escono e allora devio per la strada dei Boschi di Sezzadio, che finalmente è stata sistemata, seguita da Mantovana, Castelferro e casa con un leggero vento da NNE puntualmente in faccia.
Stradine, tante belle ripide, panoramiche, ben tenute quelle astigiane, un po’ meno le nostre ma diamo tempo al tempo, qualcuno ci penserà prima o poi. SEMPREINSELLA!