oggi voglio cercare le strade che attorniano questo bel paese di collina, sto bene ed ho in mente di fare molta salita, ma voglio avvicinare le strade più impegnative...
Le salite nel giro di oggi | ||
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Tempo | Salita | |
0:06':49" | Morsasco da Orsara SP202 | 1 |
0:20':50" | Morbello da Grognardo | 2 |
0:28':30" | Morbello - Zerba | 3 |
0:06':31" | Le Bancarelle da Melazzo | 4 |
0:19':30" | Monte Uccellino da Cartosio | 5 |
0:20':10" | Malvicino da SP334 (del Sassello) | 6 |
0:05':24" | Variante di Roboaro | 7 |
0:32':15" | Fondoferle - Cimaferle | 8 |
0:03':54" | Colle Montesoro da Sassello | 9 |
0:33':18" | Pianlago dai Fogli | 10 |
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15/09/2012
• Distanza 183.16
• Tempo 08:20:25
• Dislivello 3026 metri
“Un bel giro su anelli immaginari”
Un Alto Monferrato spettacolare
quello nei dintorni di Ponzone, ed il periodo migliore per visitarlo è senza dubbio la fine dell’estate, quando il caldo si sta spegnendo e la vegetazione comincia gradatamente a cambiare colore.
Colline impervie quelle di questa zona, attraversata da strade secondarie strette a volte malandate ma piene di fascino, e con tratti in forte pendenza.
Avvicino l’acquese percorrendo le colline tra Castelferro e Carpeneto con la prima corta salita da Orsara verso Morsasco, procedo senza una meta precisa svoltando ora a destra, ora a sinistra a sensazione, man mano che viene alla mente quella salita o quella strada, vado all’avventura.



Sono originario di Ponzone,
e oggi voglio cercare le strade che attorniano questo bel paese di collina, sto bene ed ho in mente di fare molta salita, ma voglio avvicinare le strade più impegnative un poco alla volta. Scendo verso la val Bormida e mi addentro nella Valle del Visone dando inizio ad una serie di corte salite che attraverseranno i folti boschi di castagno tra Grognardo, Morbello, Cherpione ed a Zerba svolto sulla SP210 Acqui - Palo, ma invece di dirigermi su Ponzone, vado verso Cavatore e attraversato il paese scendo per la ripida strada San Bernardo fino a raggiungere Melazzo, il paese di origine di Elisabetta, la mia nonna paterna.
Arrivato sulla SP334 del Sassello,
salgo lo strappo detto delle Bancarelle e in poco tempo arrivo a Cartosio, dove inizia la salita del Monte Uccellino, strada irregolare a strappi molto duri e superato il punto più difficile, proseguo verso la località Campora, dove mio padre aveva scavato il tufo a suon di mine per impiantare il vigneto che produceva un discreto vino per uso familiare.



senza raggiungerlo, perché al bivio per il Santuario della Pieve, decido di scendere verso Saquana e tornando sulla ex SS334 del Sassello, la attraverso e sono ancora in salita verso Malvicino, seconda salita interressante, lunga circa 4.7 km, impegnativa solo nel tratto iniziale che dal bivio con la SS334 al paese di Malvicino presenta una pendenza media del 7.7% in 2.7 km, dopo di che la strada spiana e dopo un leggero declivio da l’ultima leggera impennata e termina sulle alture tra Malvicino e Roboaro.



verso il piccolo paese di Roboaro e dopo poco lascio il Piemonte e mi addentro in Liguria, nella provincia di Savona e solo per pochi chilometri poi, svoltato a sinistra si torno nella mia regione a Miogliola, seguendo il corso del torrente Erro, per un tratto anche il confine regionale, e torno nuovamente sulla SS334 del Sassello.



e arriva la salita più impegnativa del giro, Fondoferle - Cimaferle, nemmeno 5 chilometri ma la pendenza media dell’8%, le punte del 14%, la sua esposizione al sole, ed il fondo stradale non proprio perfetto, la rendono durissima ed interminabile.
Ora potrei svoltare a sinistra, arrivare a Ponzone e mettere fine al giro, ma sto bene e proseguo su quello che forse, è il tratto più bello di tutto il giro, la strada che procede a strappi e per Abbasse, Piancastagna, Moretti ed infine il Bric Berton, lasciando ancora il Piemonte riportandomi in Liguria.
La discesa ripidissima del versante ligure del Bric Berton, va affrontata con cautela, così pure quella meno veloce, ma con l’asfalto un po’ deteriorato che porta al paese degli amaretti, Sassello.



e dopo lo strappo di Montessoro è ancora discesa, la strada gradevole lascia la visuale ad ampi spazi, raggiunto ed attraversato il ponte sull’Erro proseguo ripercorrendo un tratto della strada già fatta all’andata, l’Erro alla mia destra a farmi compagnia, e lo seguo per qualche chilometro fino al bivio per Cimaferle chiudendo qui il primo anello di 30 km e 690 metri di dislivello che comprende, Cimaferle, Bric Berton, Sassello e Fondoferle.



su questa strada del Sassello, che anche se non mi piace particolarmente, da accesso a tante belle varianti in salita, ed ecco la prossima, quella dei Fogli, la strada per Pianlago, l’ultima del giro, meno dura di quella di Cimaferle ma sempre impegnativa.
Scollino ancora una volta sulla SP210 Acqui - Palo e svoltando a sinistra, questa volta arrivo finalmente a Ponzone, dove non mi fermo per la consueta visita parenti, scendendo verso Acqui Terme raggiungo bivio per Zerba, dove chiudo il secondo immaginario anello, 58 km e 1390 metri, che comprende Cavatore, Melazzo, le Bancarelle, Cartosio, Monte Uccellino, Campora, Saquana, Malvicino,, Roboaro, Miogliola, Fondoferle, I Fogli, Pianlago, Ponzone e bivio Zerba.



concludo la discesa verso la città della Bollente e arrivato a Visone chiudo il terzo anello del giro, poco meno di 30 km e 700 metri in dislivello, che passa per le località di Grognardo, Morbello, Zerba, Losio, Cavatore, Acqui Terme e Visone.
Ora pedalo sulla SP456 del Turchino ed alla rotatoria svolto verso Pontechino, pochi chilometri e sarò a Casal Cermelli, concludendo questo meraviglioso giro nell’Alto Monferrato e chiudendo anche il quarto anello immaginario, il meno difficile, 60 km, 570 metri, Casal Cermelli, Predosa, Castelferro, Mantovana, Carpeneto, Trisobbio, Morsasco, Rivalta Bormida, Sezzadio, Castellazzo Bormida, Casal Cermelli.
Sono a casa, 180 km per 3000 metri in dislivello, sulle strade dell’Alto Monferrato, nei dintorni di Ponzone. Il mio paese natale.



































