sono caduto da fermo come una pera cotta, mentre su una strada con buona pendenza, cercavo di risalire in bici, nulla di grave, solo un ginocchio ammaccato ...
21/04/2017
• Distanza 253.21 km
• Tempo 10:01:27
• Dislivello 2376 metri
Guardando l’altimetria del percorso,
sembra un giro molto movimentato, con pochissima pianura e tanti sali e scendi ed in effetti c’è stato movimento, soprattutto nella parte del rientro, dove attraversando parte del Basso Monferrato, si sono affrontate una decina tra, corte salite, strappi e collinette. Concepito per l’allenamento di Sara, che è fermamente intenzionata a correre ancora, la Gran Fondo di Brà, e per Gran Fondo si intende chiaramente quella di 160 chilometri, specifico perché molti ciclisti appassionati di queste manifestazioni, amano vantarsi nei loro post o altri simili in rete, di aver partecipato alla GF mentre invece si sono limitati al percorso ridotto di Medio Fondo. Tanto di cappello, hanno comunque fatto una gara dura ma non la Gran Fondo.
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A si al fatto che il giro sia stato concepito come allenamento per far si che Sara possa arrivare in fondo alla corsa senza dover soffrire troppo, quindi si è voluto appositamente esagerare con la distanza portare l’altimetria il più vicino possibile a quella reale della gara. La destinazione primaria è stato Colle Don Bosco, per raggiungerlo ci siamo avvicinati all’Astigiano scendendo a Nizza Monferrato da Gianola, proseguendo per Cosltigliole. A Motta di Costigliole, visita di cortesia all’amica Marina che ci ha dato indicazioni preziose su alcuni luoghi e salite della zona.
con visita velocissima al centro e un piccolo incidente, sono caduto da fermo come una pera cotta, mentre su una strada con buona pendenza, cercavo di risalire in bici, nulla di grave, solo un ginocchio ammaccato e sanguinante.
Ripartiamo per Ferrere, strada un po’ trafficata ma scorrevole, poi San Grato, Pralormo, Poirino, Riva presso Chieri e finalmente Colle don Bosco.
erano previsti circa 86 chilometri ma per problemi legati ad una lettura errata dei dati forniti dal navigatore si è terminato in giro con circa venti chilometri in più. Caduta di Sara, anche lei da ferma e per le stesse ragioni per le quali sono caduto io, qualche livido e ammaccatura ma niente di più. Rientro come dicevo molto movimentato con tanti su e giù tra le bellissime colline del Monferrato.
Una nota dolente,che ha caratterizzato il tratto iniziale del giro è stata la desolante veduta dei vigneti nella zona di Nizza M.to, letteralmente bruciati dalle gelate notturne di questi ultimi giorni, gran parte della produzione di uve di quest’anno è compromessa irrimediabilmente. Peccato.