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...qualche nuvola, tepore in salita e freddo in discesa,...

2016 02 20 andamento lento lentissimo

 

Le salite nel giro di oggi
TempoSalita 
 26':55" Castelletto d'Erro da SP225  1
 51'_04" San Giorgio Scarampi da Monastero B.da  2
 35':55" Vesime, San Grato  3
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20/02/2016
• Distanza 151.03 km
• Tempo 06:48:13
• Dislivello 1768 metri
Fondo lento, non per mia scelta ma perché ho male alla schiena, con ripercussioni al nervo sciatico della gamba destra, che provoca fitte di qualche centesimo di secondo, improvvise a volte a raffica di tre o quattro in fila e quando capita, la gamba cede di schianto. Ho male anche al ginocchio sempre a destra soprattutto da freddo, poi pian piano che si scalda fa meno male ma rompe anche lui. Tre salite, tre. perché le salite non si fanno mai pari e una è troppo poco: Montechiaro da Arzello, San Giorgio Scarampi da Monastero B.ba, Vesime-San Grato e in ultimo lo strappo di Incisa Scapaccino. 151 km cercati allungando per Alessandria Cristo. Quasi 1800 metri di dislivello effettivo. 6 ore e 48 un'eternità ma oggi è così vedremo più avanti.

Una bella giornata, quasi primaverile. Qualche incontro sulla mia strada, che con un po’ di destrezza ho dribblato cambiando momentaneamente il percorso. Nelle condizioni in cui sono non posso permettermi di seguire per molti chilometri ciclisti più forti di me. Bella giornata, con qualche nuvola, tepore in salita e freddo intenso nelle discese, almeno nelle prime due, la terza, quella verso Cossano Belbo, non l’ho sofferta. La sofferenza è iniziata in pianura dopo Oviglio, verso Alessandria, il nervo sciatico ha cominciato a scaricare dolorose quanto improvvise raffiche alla gamba destra impedendomi quasi di pedalare.
Per il resto è stata una bella giornata. Una splendida vista dal terrazzo di san Giorgio Scarampi, con il Monviso a fare da prima donna, la in mezzo alle altre cime innevate. Voglia d’estate, voglia di caldo, che guarisce i dolorosi acciacchi di un sessantenne malato di bicicletta. Ogni anno che passa è sempre più duro da percorrere e gli obiettivi, svaniscono all’orizzonte