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Le salite nel giro di oggi
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12/06/2020
• Distanza 151.90 km
• Tempo 6:34:09
• Dislivello 1562 metri

“Un salto nel tempo”

Il giro di oggi
doveva essere di gruppo ma non sempre le cose vanno come si desidera e quindi, un po’ confuso, perché avevo preparato una traccia, ma farla da solo non mi andava, quindi ho cominciato a girare senza una precisa destinazione, ma con l’idea di andare ad Ovest per una cinquantina di chilometri, poi a Nord per altri 50 e via così, cambiando sempre punto cardinale fino a che ne avessi avuto abbastanza.

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Arrivato a Montaldo Scarampi
dovrei svoltare verso Nord ma c’è  Asti da attraversare e non mi va. A Vigliano d’Asti, devio leggermente  e mi infilo in un “cul de sac”. In località Sabbionera, imbocco due strade per altro molto belle che terminano su uno sterrato. Torno indietro fino a che vedo un cartello turistico che indica Azzano e Rocca d’Arazzo. La strada non ispira una gran fiducia, è stretta e malconcia ma mi fido del cartello e vado.

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Sorpresa, ecco il terzo sterrato,
è bello compatto ma in salita e le pendenze non sono dolci. Per fortuna non è molto lungo, quando termina svolto a destra e proseguo in leggera salita su via Mongardino. Altri 700 metri ed altro sterrato, torno ancora sui miei passi e noto una piazzetta con peso pubblico, chiesetta in mattoni a vista, una costruzione abbastanza recente, bassa , forse sede di qualche proloco ma quello che mi attizza la curiosità è un cartello di fresca posa con su scritto “Piazza collina del mare”. Mi fermo, sono curioso, da qui il mare non si vede di sicuro, se però è stata nominata in questo modo ci deve essere una ragione.

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Appoggio la bici al lato opposto del cartello
ed ecco svelato il perché del nome, in questo luogo nel 1959 lavori per la posa dell’acquedotto furono ritrovati resti fossili di una balenottera del Pliocenico (5332 – 2588 milioni di anni). Do uno sguardo in giro e trovo notizie interessanti su di un tabellone turistico posto a poca distanza della piazzetta. Fotografie di articoli di giornale risalenti all’epoca della scoperta, le immagini del sito archeologico al tempo del ritrovamento eccetera. Una scala a gradoni in terra battuta discende al Sito Paleontologico ed un cartello avvisa che il percorso è pericoloso ed accidentato.

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Sono curioso,
 vorrei scendere ma decido di rispettare l’avviso e risalito in bici continuo il mio giro lasciando che sia sempre il caso a decidere la strada. San Marzanotto, Azzano, Castello di Annone, doppio giro a Refrancore con passaggio per castagnole Monferrato. Poi decido che ne ho abbastanza e guadagno la strada di casa. Acquerugiola da Quattordio a Solero ma è piacevole, rinfresca le gambe. Attraverso Alessandria col passaggio sul Meier e prossimo ai 130 km, vado a cercare i 150, allungando per Spinetta Marengo. La SR10, è fradicia, deve essere appena transitato un temporale che per fortuna non ho incontrato, oltre all’acqua che sollevano le mie ruote mi devo sorbire anche quella alzata dalle ruote delle auto. Poi di colpo la strada si asciuga e viaggio verso casa senza problemi.
SEMPREISELLA!