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da qui il mare non si vede di sicuro, se però è stata nominata in questo modo ci deve essere una ragione. Appoggio la bici ...
Le salite nel giro di oggi
TempoSalita 
00:05:44 Strada Cappellette (Masio)   1
00:10:36 Fraz Bricco da Cornalea   2
00:06:41 Cappella di Roeto, Mombercelli   3
00:10:07 Carretti - Montemarzo   4
00:07:15 Via Montemarzo, Rocca d'Arazzo 5
00:07:31 Castagnole Monferrato da Fornace   6
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12/06/2020
• Distanza 151.90 km
• Tempo 6:34:09
• Dislivello 1562 metri
• Bicicletta Costanza
• D+ Arancio

“Un salto nel tempo”
Il giro di oggi doveva essere di gruppo ma non sempre le cose vanno come si desidera, e quindi un po’ confuso, perché avevo preparato un percorso interessante ma farlo da solo non mi andava, ho cominciato a girare senza una precisa destinazione, con l’intento di andare ad Ovest per una cinquantina di chilometri, poi a Nord per altri 50, e via così cambiando sempre punto cardinale fino a che ne avessi avuto abbastanza.

 

Arrivato a Montaldo Scarampi dovrei svoltare verso Nord ma c’è Asti da attraversare e non mi va, a Vigliano d’Asti, devio leggermente e mi infilo in un “cul de sac”e In località Sabbionera, imbocco due strade per altro molto belle che terminano su uno sterrato, torno indietro fino a che vedo un cartello turistico che indica Azzano e Rocca d’Arazzo. La strada non mi attira molto, è stretta e malconcia ma mi fido del cartello e ci vado. Sorpresa, ecco il terzo sterrato, è bello compatto ma in salita e le pendenze non sono dolci, per fortuna non è molto lungo, quando termina svolto a destra e proseguo in leggera salita su via Mongardino, altri 700 metri ed altro sterrato, torno ancora sui miei passi e noto una piazzetta con peso pubblico, chiesetta in mattoni a vista, una costruzione abbastanza recente, bassa , forse sede di qualche proloco ma quello che mi attizza la curiosità è un cartello di fresca posa con su scritto “Piazza collina del mare”.

Mi fermo, sono curioso, da qui il mare non si vede di sicuro, se però è stata nominata in questo modo ci deve essere una ragione. Appoggio la bici al lato opposto del cartello ed ecco svelato il perché del nome, in questo luogo nel 1959 durante i lavori per la posa dell’acquedotto, furono ritrovati resti fossili di una balenottera del Pliocenico (5332 – 2588 milioni di anni).

 Do uno sguardo in giro e trovo notizie interessanti su di un tabellone turistico posto a poca distanza dalla piazzetta. Fotografie di articoli di giornale risalenti all’epoca della scoperta, le immagini del sito archeologico al tempo del ritrovamento eccetera. Una scala a gradoni in terra battuta discende al Sito Paleontologico ed un cartello avvisa che il percorso è pericoloso ed accidentato. Sono curioso, vorrei scendere ma decido di rispettare l’avviso e risalito in bici continuo il mio giro lasciando che sia sempre il caso a decidere la strada.
 San Marzanotto, Azzano, Castello di Annone, doppio giro a Refrancore con passaggio per Castagnole Monferrato, poi decido che ne ho abbastanza e guadagno la strada di casa. Acquerugiola da Quattordio a Solero ma è piacevole, rinfresca le gambe. Attraverso Alessandria col passaggio sul Meier e prossimo ai 130 km, vado a cercare i 150, allungando per Spinetta Marengo. La SR10, è fradicia, deve essere appena transitato un temporale che per fortuna non ho incontrato, oltre all’acqua che sollevano le mie ruote mi devo sorbire anche quella alzata dalle ruote delle auto. Poi di colpo la strada si asciuga e viaggio verso casa senza problemi.
SEMPREINSELLA!