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I Piani di San Lorenzo, li faccio tutti gli anni più o meno il 10 di Agosto, e ogni volta dico che è l'ultima...
Le salite nel giro di oggi
TempoSalita 
 52':54"  Caldirola Ex Colonia da Fabbrica C.ne 1
 32':51"  Bocca di Crenna 2
 23':22"  Giarolo da Morigliassi 3
 30':49"  Piani di San Lorenzo 4
 24':29" Roccaforte da Rocchetta Ligure 5
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10/09/2014

  • Distanza 174.21 km
  • Tempo     08:20:28
  • Dislivello 2876 metri

Poker + 1
Cinque salite anche oggi, una in fila all’altra:
Caldirola, dal versante classico di Fabbica Curone, salendo fino alla Colonia e non come fanno molti fermandosi alla fontana della piazzetta.
Bocca di Crenna, pochi la conoscono ma è sulla stessa strada di Caldirola, si prende dal bivio di Montecapraro, si prosegue per Salogni e dopo la cappelleta all’uscita del paese si svolta a destra per il rifugio Orsi. Di già che c’ero ho voluto visitare Bruggi.
Giarolo, preso da Morigliassi, non la calcolo come salita perché è tutto un su e giù fino a Pallavicino  piani di San Lorenzo, si, è una corta e tosta salita che non tutti conoscono e pochi la fanno.

In ultimo avrei voluto infilarci Sisola-Borassi ma non ne ho avuto il coraggio o meglio non avevo più le gambe per farla e così ho ripiegato sulla parallela Sisola-Grondona.

 

L’avvicinamento
Un bel giro al fresco, con una mattina ombreggiata dalle nubi, che per fortuna non hanno scaricato acqua. Un viaggio verso Caldirola iniziato poco dopo le sette, fatto senza fatica. Prima l’avvicinamento via Tortona totalmente in pianura, poi gradatamente la strada inizia a salire a poco a poco tanti saliscendi, tante colline da superare, tra i frutteti, i vigneti, fino a raggiungere Fabbrica C.ne e lì dopo al bivio per Cella di Varzi inizia la salita verso “Il piccolo Stelvio”.

Caldirola
Si qualcuno la chiama così, non conoscendo la salita dello Stelvio non posso elencarne le attinenze ma quella per Caldirola, è comunque una salita di tutto rispetto. Unico difetto, termina la strada e si deve tornare indietro senza poter compiere un anello. La mattinata è fresca, non faccio fatica, questa è una strada che, se percorsa al sole ti asciuga come un’acciuga, senza un filo d’ombra, senza un attimo di respiro. I cartelli di segnalazione dell’altitudine, passano uno dopo l’altro e quasi senza che me ne accorga, ecco quello dei 1000 metri, sono a Caldirola. Un ultimo strappo duro entrando in paese, la salita potrebbe essere finita ma per me, proseguire su, fino alla Colonia e diventato ormai un obbligo.

Primo incontro
Scendendo per guadagnare la strada verso la seconda salita, incontro due amici, non che miei vicini di casa, che al paese non ci si vede quasi mai. Due chiacchiere e poi via verso il bivio per Bocca di Crenna.
Prima però faccio un salto a Bruggi, la bellissima frazione di Fabbrica C.ne, dicono che qui arrivi l’aria del mare, un rapido giro turistico in questo caratteristico paesino in frazione di Fabbrica Curone, dove la strada asfaltata termina, quindi tornando sui miei passi imbocco la salita che porta al rifugio Orsi a 1397 msm.

 

Bocca di Crenna
La strada con un buon fondo, misura circa 3.350 metri e sale con una pendenza media del 10%, quella massima arriva al 13%, un unico e corto respiro ai 155 metri poi riprende cattiva e costante fino in cima.
Discendo, il sole è tornato, ripasso forzatamente a Salogni e Montecapraro e di li a poco, svolto a destra sulla strada che discende da Caldirola. La seguo fino a Morigliassi prendendo la strada a sinistra per Giarolo.
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Secondo incontro
Pochi chilometri ed incontro Marco, sorpresa, ci fermiamo a parlare è molto che non ci si vede, un tempo quando eravamo nella Polisportiva Roccagrimalda, si usciva regolarmente assieme in bici, lunghi giri con Francesco, Fabrizio, Sara e altri amici, poi la squadra si è sciolta e ci siamo un po’ perduti di vista. Marco, sta andando a Caldirola, io intendo salire ai Piani di San Lorenzo. Mi dice che li ha appena fatti con Sara, che però ha interrotto il giro per rientrare. Coincidenze. Ci diamo appuntamento alla fontana di Pallavicino, appena conclusi i nostri obiettivi. Ho qualche dubbio, Marco è più giovane ed in forma di me, dovrò darmi da fare per arrivare in tempo all’appuntamento.

 

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Piani di San Lorenzo
Volo sui Sali scendi tra Serbaro e Giarolo attraverso Borgo Adorno e sono al bivio per San Lorenzo. I primi 400 metri sono durissimi, la media è del 12% con punte del 15% ed in più l’asfalto è molto rovinato, poi le pendenze tornano sotto il 12% e un asfalto perfetto quasi nuovo, aiuta nella salita. dopo i 1200 metri la strada perde ancora pendenza ma le gambe già provate da tanta salita non ne hanno giovamento. In alcuni tratti la sabbia trascinata dalle recenti piogge disturba l’ascesa facendo slittare la ruota posteriore. Tornante dopo tornate sono in cima finalmente. Non mi fermo, devo scendere all’appuntamento con Marco.
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Puntuale all’appuntamento
Alla fontana di Pallavicino, arrivo per primo, una grossa anguria è al fresco nella vasca dell’acqua e vien voglia di prenderla a morsi. Scambio due chiacchiere con un collega ciclista anche lui in sosta alla fontana e dopo poco arriva Marco. Si riparte verso Vendersi, chiacchierando scendiamo ad Albera L.re e poi dirigiamo su Rocchetta e Sisola. L’idea come dicevo prima era di salire a Borassi ma le mie gambe non possono farcela. La salita è corta ma tra il primo ed il secondo km le pendenze sono terribili. Ripiego su Roccaforte e San Martino, diretta, un po’ più lunga ma meno ostica. Salgo a malapena, Marco vola, faccio sosta alla fontana di Roccaforte e nella vasca, un’altra anguria al fresco, la prossima volta mi porto dietro un coltello. Scendiamo verso Arquata, ancora i saliscendi tra Grondona e Varinella e poi è finalmente pianura. A Novi ci dividiamo, Marco dirige verso Predosa io proseguo per Bosco Marengo e poi casa.
Un bel giro davvero, 174 km, 42 in salita, 2876 metri il dislivello superato ed il piacere di aver incontrato persone amiche.