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Affascinante e selvaggia Valle Tanaro.

2014 08 24 l uomo fissato con caprauna

Le salite nel giro di oggi
TempoSalita 
 0:06':13" Gianola, Chiesa di San Sebastiano 1
 0:12':47" Rocchetta Palafea da Castel Boglione 2
 0:34':25"  Bragioli da Monesiglio 3
 0:59':37"  Colle di Caprauna da Cantarana (Ormea) 4
 1:12':49"  Col Scravaion da Zuccarello 5
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24/08/2014
• Distanza 335.55
• Tempo 13:29:31
• Dislivello 3505
Il percorso del giro di Caprauna, molto bello ed interessante. Mai un attimo di noia, tanta fatica su per il Colle di Caprauna e dopo una sosta a Calizzano con una bomba gelato Cremino e Latte-Miele rientro a tutta 125 km alla media di 30.38 km/h. Totale corsa 335 km
Caprauna
 La salita più lunga, 28 km se presa da Martinetto, 1307 metri di dislivello fino al colle e una pendenza media del 4.6%. Da quel versante, l’avevo fatta lo scorso anno, senza fare fatica, il tempo fresco di quella giornata e qualche goccia di pioggia, avevano fatto si che la salita seppur lunga non gravasse più di tanto su di me. Oggi ho voluto rifarla Caprauna ma dal versante Piemontese, dal bivio di Cantarana, ero già salito da questo lato tanti anni fa, la ricordavo dura ma non tanto come l’ho trovata oggi, sarà che allora ero partito da Alassio e risalito il col di Nava avevo affrontato la salita di Caprauna con molti chilometri in meno di oggi e soprattutto, con circa 10 o 12 anni di meno sul groppone.
Partenza da casa
Oggi di chilometri ne avevo molti di più, con la solita partenza all’alba, da Casal Cermelli, ho cercato il percorso circolare, andando in direzione Ovest, verso Castellazzo Bormida, aggiustando il tiro verso Sud verso Mombaruzzo Stazione, risalendo la bella strada verso Gianola e poi giù a Castelboglione dove ho fatto un piccolo giro turistico, ero curioso di vederlo dato che l’ho sempre e solo sfiorato. Proseguo sempre in provincia di Asti, Rocchetta Palafea, Sessame, Monastero Bormida, Bubbio, Cessole, Vesime. Strade bellissime, asfalto perfetto, panorama stupendo. Proseguendo in direzione di Cortemilia, incrocio l’enorme tabellone che indica il passaggio nella provincia Granda. Sto’ entrando nel Cuneese. Ecco Cortemilia, devio a destra sulla SP439, è da Monastero Bormida che la strada, sale appena con tanti su e giù aumentando di poco la quota ma sale costantemente. Torre Bormida, prima di Gorzegno sembra che inizi la salita ma è solo un’impressione, dopo la galleria si torna a scendere per poco e risalire poco, subito dopo. Entro in Canoretto per evitare la lunga galleria, sono già a Monesiglio, quasi 90 km percorsi e la prima salita degna di questo nome.
Compagnia
Il primo tratto di 5 km e mezzo circa sale al 5% medio, termina al bivio di Mombarcaro. Al 4 km raggiungo un gruppetto di ragazzi targati Olmo, si scollina assieme, dopo il bivio la strada scende un poco per risalire quasi subito. Si chiacchiera, loro sono partiti da Savona e ci ritornano percorrendo Montezemolo, uno di loro si stacca inesorabilmente, io tengo duro e li accompagno per tutto il secondo tratto di salita, fino al bivio per Murazzano poco più di 2 km sempre al 5% medio. Qui si fermano ad attendere la gran fondo Alta Langa, io proseguo verso Ceva scendendo per la SP54. Da Ceva, risalita la rampa che porta fuori dalla bella cittadina prosego in direzione di Garessio. Un solo strappo, fuori Ceva e poi falsopiano costante tra lo 0.5 e l’1% 27 km circa fino a Garessio.

Una breve sosta


Ho superato i 130 km è ora di fare una breve sosta, acquisto qualcosa all’Alimentari stella Alpina, ormai sono un cliente fisso, ci passo una volta all’anno. Riprendo la corsa dopo aver chiamato casa, la strada prosegue sempre uguale in leggero falsopiano fino a superare Ormea e raggiungere finalmente Cantarana, ed ecco finalmente il bivio per la seconda salita del giorno, il Colle di Caprauna.
La salita principale
Se avessi tempo mi piacerebbe salire al Col di Nava, da qui non c’è molta strada ma è meglio di no. Salgo subito verso Caprauna, micidiale il primo km, poi un fiato e la salita che riprende un po’ più dolce ma non troppo. Sale a strappi, 1, 2, 3, 4, 5 di seguito, con punte tra il 9 ed il 10% poi sembra che spiani appena 6-7%. Passo vicinissimo alle pale eoliche conficcate nel fianco della montagna, si vedevano già da sotto e salendo pian piano le ho affiancate, ora le ho superate in altitudine, le posso vedere dall’alto, una si è fermata, l’altra continua nel suo vortice di vento. Dopo il sesto km ancora uno strappo duro e poi spiana al 3-4% per riprendere più dura che mai negli ultimi metri e finalmente il colle è conquistato, 1375 metri dice la cartografia ma il mio altimetro scombussolato dai cambi di umore del tempo ne segna solamente 1323.
Piove e poi il sole
Il Colle è avvolto dalle nuvole che già si vedevano da sotto e come lo scorso anno, sul versante ligure è pioggia, meno fitta dell’altra volta ma fa freddo e da fastidio, Indosso il giubbino e giù, lascio il paese sulla destra senza attraversarlo, giù, scendo per la strada perfetta, giù vado verso la piana di Albenga, giù verso il sole, giù per ventotto chilometri. Prima di partire ho alzato di qualche grado l’inclinazione del manubrio, permette una buona presa delle mani in salita e permette una posizione comoda e riposante anche in pianura ma in discesa è scomodissima, non riesco a stare appoggiato sulla parte bassa del manubrio, devo per forza tenere le mani alte. Mano amano che scendo la strada è sempre più bagnata, poi finalmente il sole che cercavo.

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Sbaglio strada
A Martinetto, non mi accorgo del bivio per Zuccarello e scendo fino al bivio per Salea, ritorno indietro passando nel bel centro di Cisano sul Neva. Pausa mi fermo per la seconda volta dopo 190 km percorsi. Torno all’indietro per guadagnare la strada di Zuccarello, lo attraverso, è sempre stupendo questo borgo medievale, peccato che abbia sempre premura e non possa dedicargli il tempo che merita.
Castelvecchio e Scravaion
Fuori dal paese inizia la salita, 10 km circa al 4% medio, i primi due km sono tra il 6 e l’8% poi la strada si calma e sale leggera. Il panorama è stupendo, i bassi muretti al bordo della strada sono una caratteristica di questa salita, come caratteristico è il castello di Roccabarbena e tutto l’insieme di Castelvecchio, questo altro borgo medioevale appollaiato sulla parete rocciosa di Roccabarbena. Continuo a salire, fino a scollinare il Colle Scavaion.
Basta salita

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Ora si scende verso Calizzano, quando sono partito questa mattina, deliravo pensando di dare l’attacco anche al colle del Melogno ma appunto, era solo un’allucinazione dettata dalla voglia di salita, ora sono sazio, e sobrio e ragiono con le gambe affaticate e penso che dopo 220 km farò ancora una pausa al bar della rotonda, il K2, dove il gelato è superlativo e poi proseguirò verso Millesimo, ancora uno strappo, poi la discesa verso Carcare e Cairo Montenotte, il vento è a favore, la strada scende seguendo la val Bormida, in un’ora e quaranta minuti sono ad Acqui Terme, a Strevi accendo le luci, non è buio ma voglio essere visibile, percorro gli ultimi 33 km in circa un’ora. Adesso è scuro ma sono a casa.
335.55 km, quasi 65 in salita, 3505 metri di dislivello e 9155 kCal buttate via, ho una fame incredibile, buon segno. Record personale di distanza battuto di soli 17 km, pian piano mi avvicino ai 350. SEMPREINSELLA!