fb e mail ridewhitgps logostrava logogarmin logo

immagine altimetrica

Le salite nel giro di oggi
TempoSalita 
0:05':44"  Fugassa da Fubine 1
0:04':20"  Vignale Monferrato 2
0:08':01"  Frassinello Monferrato 3
0:10':19"  Antignano da Nivola 4
0:07':45"  Santa Margherita da Motta 5
 logo transparentstravafotofacebook

29/06/2022
• Distanza 143.08 km
• Tempo 6:13:12
• Dislivello 1185 metri

“La paura, del non ricordare”
Ho pensato a questo viaggio per molto tempo, non dall’immediato dell’incidente, allora le priorità erano altre e dopo le dimissioni, ero immerso in una dimensione dove la bicicletta non era contemplata, pensavo a guarire a far passare i problemi causati dall’impatto contro l’auto, pensavo a stare bene. In un certo senso ero appagato dalla mia condizione, quasi soddisfatto che la bici non ci fosse più nei miei pensieri, si perché era quasi diventata un’ossessione, troppi chilometri, tanto tempo gettato via a pedalare solo, come uno stupido, rubando tempo che avrei potuto dedicare alle persone che ho vicino.

E per un periodo,
giù dalla bici, sono riuscito a vivere serenamente senza l’assillo dell’uscita quasi forzata. Poi col passar del tempo, ci ho voluto riprovare, partendo esattamente dal punto dove mi avevano buttato giù come una pera cotta e alla fine di febbraio, dopo otto mesi di fermo bici, con l’aiuto e la comprensione di mia moglie Ornella, ci siamo recati in auto a Costigliole in via Corrado Bianco n°30 e da li, con calma me ne sono tornato a casa in bicicletta.

È stato un primo passo
per mandar via i fantasmi peggiori, quello della paura di salire in bici, quello del rumore del motore di un auto, quello di dare ancora una volta il primo colpo di pedale ed essere sicuro di poter rimanere in equilibrio.
Il giro di quel disgraziato 28 giugno 2021 era nato per vedere la Grande Panchina color Oro di Olivola e raggiunto l’obiettivo, mi ero poi inventato tutto il resto del giro, fino all’incidente. Tornare a casa in bici da Costigliole il 26 febbraio di quest’anno è servito a farmi capire che potevo ancora pedalare, non più come prima ma potevo tornare in sella e cercare di aggiungere poco alla volta qualcosa che mi desse lo stimolo per continuare.

rid 2022-06-29_big_bench_hunter_scaccia_fantasmi 1
rid 2022-06-29_big_bench_hunter_scaccia_fantasmi 2
rid 2022-06-29_big_bench_hunter_scaccia_fantasmi 3
rid 2022-06-29_big_bench_hunter_scaccia_fantasmi 4

Oggi, ad un anno quasi esatto,
ho voluto rifare quel giro, (con qualche variazione obbligata, visti i lavori in via Vittorio Veneto ad Olivola) emozionante l’ingresso in Costigliole e la sosta sul punto dell’incidente, del quale continuo a non ricordare nulla. Pensavo che rifacendo tutto il percorso potesse tonarmi alla mente qualche particolare, ma nulla, questo era il fantasma più difficile da scacciare ed è ancora li, non se ne è andato.

Ho provato a darmi una spiegazione
differente da quella che hanno dato i medici e penso che probabilmente in quell’attimo anche io, come l’autista che mi ha investito, eravamo distratti. Il mio sguardo era focalizzato su qualcos’altro e non sulla strada, se fossi stato attento, forse avrei potuto evitare l’impatto o forse, invece peggiorare la situazione.
Non lo saprò mai.
Il fantasma rimane ma sono contento di aver concluso il giro più lungo che io abbia mai fatto. E anche se alla fine dei conti è un giro particolarmente noioso con tanta pianura e passaggi su strade di grande circolazione, cercherò di farlo tutti gli anni fino a che ne avrò le capacità.

 

Due parole sul giro.
Mattina fresca, il temporale di ieri anche se di acqua ne ha scaricata poca, ha rinfrescato temporaneamente. Trenta chilometri di noia pianeggiante per arrivare alla Fugazza e dare un andamento collinare al giro con Vignale e Frassinello Monferrato. Temevo di arrivare ad Olivola e trovare un pantano di fango, invece ho trovato solo polvere, qui non ha piovuto. La strada sterrata che conduce alla Big Bench è stata sistemata con un mezzo meccanico e in alcuni tratti risulta difficile restare in equilibrio, proprio per lo strato di terra polverosa e smossa.
Arrivato ai piedi della panchina, un cesto dei rifiuti, probabilmente fissato male e forse, spero divelto dal vento ha sparpagliato sul terreno ciò che conteneva. Do una sistemata, rimettendo tutto ne cesto e appoggiandolo dove non possa cadere, una foto alla panchina e via sulla traccia del giro.
Ma i lavori di via Veneto mi mettono in difficoltà per uscire dal paese, chiedo informazioni e riesco a recuperare la strada.
Ottiglio, Grazzano Badoglio e Calliano, sono le ultime colline prima della lunga pianura tra la valle Versa ed Asti. A Revigliasco la strada torna pian piano a salire e scendere e a dare un senso al giro. Antignano, e poi la Big Bech di San Martino Alfieri.

rid 2022-06-29_big_bench_hunter_scaccia_fantasmi 6
rid 2022-06-29_big_bench_hunter_scaccia_fantasmi 1
rid 2022-06-29_big_bench_hunter_scaccia_fantasmi 8
rid 2022-06-29_big_bench_hunter_scaccia_fantasmi 9
rid 2022-06-29_big_bench_hunter_scaccia_fantasmi 10

San Martino ha per me una specie di maledizione, ero caduto da fermo anni fa proprio in centro del paese e oggi, ecco che torno a cadere da fermo sullo sterrato adiacente alla panchina. Nessun danno se non la povere che si è attaccata al manubrio alle scarpe e agli indumenti.
Proseguo per Motta e poi finalmente dopo la salita di Santa Margherita ecco che arriva Costigliole d’Asti, cerco di fare esattamente il percorso di allora, mi aiuta Garmin io non lo ricordo. Sosto sul marciapiede dove mi avevano buttato a terra, l’albero al quale hanno dato la colpa e dove era stata appoggiata la mia bici dopo l’urto non c’è più.
Un groppo in gola, mi emoziono un poco, faccio l’ultima foto del giro e punto dritto a casa.
Oggi il vento era a direzione variabile e guarda caso ha rotto le scatole sia all’andata che al ritorno.
SEMPREINSELLA!