Lo prendo infine, questo ragazzo con la maglia blu della Mediolanum; gli azzanno la ruota e non lascio che tutta la forza...
| Le salite nel giro di oggi | ||
|---|---|---|
| Tempo | Salita | |
| 00:40:11 | Colle delle Forche da Grondona | 1 |
| 00:30:11 | Costa Salata da Vobbia | 2 |
| 00:05:20 | Galleria di Crenna da Libarna | 3 |
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“Verbali al vento, due salite, l’asfaltatura della Val Borbera, un giro a memoria e un rientro di fuoco”
06/06/2025
• Distanza 141.63 km
• Tempo 6:43:22
• Dislivello 1748 metri
• Bicicletta Blue Sky
• Colore Giallo
Sono appena uscito da Gavi, 115 km e 1700 metri in dislivello circa all’attivo, il vento alle spalle già dalla Crenna, prima era in faccia, un’esagerazione di tempo per arrivare fino a qui, ma mi sento ancora bene. Sullo strappo della Giustiniana, ultima tenue asperità della giornata, un sibilo di ruote a profilo alto, un ciao e la sagoma di un ciclista velocissimo che passa e mi lascia li a pensare se sia il caso di spingere per agguantargli a morsi la ruota posteriore, oppure lasciarlo andare ai fatti suoi senza interferire nel suo veloce allenamento. Ci penso solo tre secondi e terminato lo strappo in salita, mi lancio nell’inseguimento, complice il vento, la strada che leggermente scende e la determinazione di non lasciarlo andare via da solo.
Lo prendo infine, questo ragazzo con la maglia blu della Mediolanum; gli azzanno la ruota e non lascio che tutta la forza della quale dispone se la porti via con se. Il cuore sale, la velocità sale e lui spinge, perché l’allenamento lo prevede oppure perché l’ho agganciato e forse gli do fastidio. Non cerca cambi, e a questa velocità, non sarei in grado di dargliene, ma a ruota, col vento alle spalle, questi quasi 50 km/h li reggo bene. Sopporto questa situazione, anche quando entrando a Francavilla Bisio, la strada ha due leggere impennate; poi il gesto veloce della sua mano destra che si alza appena, a segnalare che lui svolterà su per la strada che porta a Pasturana. Tocco appena il freno anteriore, rallento quel tanto che basta per non urtarlo mentre svolta e vado via verso casa, sempre col vento e questo meraviglioso giro alle spalle.



Giro con due salite, ultimamente una rarità per me: San Martino da Grondona e Costa Salata da Vobbia.
Grondona primo Municipio di oggi, trovato a fatica, mimetizzato in un vicolo di questo meraviglioso ed anacronistico borgo della Valle Spinti. Valle misteriosa e secondaria, posta tra quella del Torrente Scrivia ed il Borbera, che per bellezza e difficoltà ciclistiche, nulla ha da invidiare alle altre due.
Quando questa mattina sono partito, con un po’ in fretta per anticipare il vento da Sud, ho sbagliato a caricare il percorso sul Garmin; poco male perché sono zone che conosco molto bene, ma per alcune deviazioni che avevo progettato ho dovuto rileggerle online sul telefono e le soste e le perdite di tempo si sono aggiunte a quelle per le foto dei sei municipi visti oggi.
Poco dopo l’Ospedale di Novi Ligure, vista un auto ferma, le quattro frecce accese, fogli sparsi per la strada e un uomo chino nell’intento di raccoglierli, mi sono fermato e messo di traverso alla strada, ho segnalato il pericolo alle auto in arrivo. Pochi minuti, i fogli raccolti e riposti in una cartellina blu, l’uomo ringrazia e confida che il plico, era poco prima, volato via dalla capote dell’auto dei Carabinieri e li avrebbe consegnati alla loro stazione più vicina.
Proseguo verso Serravalle Scrivia, Vignole Borbera e dopo i muri di Varinella, raggiunta Grondona, ho mestamente attaccato i sei chilometri della salita, molto irregolare che porta alla piccola cappella votiva di San Martino, e proseguito per il Municipio di Roccaforte Ligure; da li, sceso a Borassi, ho proseguito sulla strada per Montessoro, ripetutamente colpita, sempre nello stesso punto, dallo smottamento della collina.
Il largo giro che sto compiendo è necessario per arrivare a Mongiardino senza dover fare su e giù per la stessa strada. L’intenzione è quella di arrivare a Vobbia e salita la Costa Salata scendere, per raggiungere il Municipio di Mongiardino non dalla strada principale ma bensì dalla meno conosciuta strada in cemento della frazione Camincasca. Devo dire che data la forte pendenza, mi sono trovato sul punto di cappottare un paio di volte e al pensiero di provare a farla in salita mi mette curiosità ma anche qualche brivido.
Vento alla schiena sulla strada verso Rocchetta Ligure, dove non avendo indicazioni, volo la posizione del Municipio e devo tornare indietro.



Stop improvviso, poco dopo il Pub delle Strette stanno scarificando e asfaltando parte della SP140 della Val Borbera, un lungo senso unico alternato per permettere i lavori. Più avanti nei pressi del ponte sul rio Brotte, altra strettoia e altro rallentamento.
Municipi di Borghetto e Vignole Borbera recuperati senza troppa fatica e dopo Arquata, visto che un po’ di gamba è rimasta, allungo per la Galleria della Crenna, Gavi, Basaluzzo e Predosa e vento alla schiena, sono a finalmente a casa con poco più di 140 km e poco meno di 1750 metri di dislivello. Distanza e altimetria, soddisfacenti ma il tempo che ci ho impiegato purtroppo è smisurato; vero che a cercare la strada dei Municipi si perde un sacco di tempo ma è anche vero che ormai la salita non fa più per me e dovrò farmene una ragione.

1. Grondona
2. Roccaforte Ligure
3. Mongiardino Ligure
4. Rocchetta Ligure
5. Borghetto di Borbera
6. Vignole Borbera
Ho quasi terminato la zona di Novi Ligure, mancano all’appello: Cabella Ligure, Albera Ligure, Cantalupo Ligure, tutti raggiungibili senza problemi, mentre per Carrega Ligure, classificato come comune più isolato d’Italia, rimane l’incognita della strada interrotta, che spero ripristino in breve tempo.
SEMPREINSELLA





